Ridix, insieme con i rivenditori Blaser di zona, ha organizzato in estate un seminario tecnico a Bologna per presentare i prodotti lubrificanti della famosa casa svizzera che essa rappresenta in Italia fin dal 1976. Il meeting è parte di un programma di eventi che l’importatore organizza periodicamente in varie zone del Paese. Tutta la presentazione si snoda attorno al concetto del cosiddetto “utensile liquido”, una felice definizione inventata dalla casa svizzera per condensare le eccellenti proprietà del proprio prodotto. Esso può a tutti gli effetti essere considerato come un utensile altamente produttivo ed economico: assenza di acqua nel concentrato, grande quantità di oli minerali ed esteri, emulgatori e additivi estremamente performanti, vita utensile notevolmente aumentata, drastica riduzione di consumo del concentrato grazie alle formulazioni sempre più innovative.
Articolo pubblicato su Tecnologie Meccaniche / Nr. Edizione Ottobre 2017
Giancarlo Giannangeli
Un vero e proprio strumento
Ottemperando queste caratteristiche il lubrificante, il cui costo di acquisto rappresenta una parte davvero trascurabile dei costi di produzione di un pezzo finito, diventa un vero e proprio strumento capace invece di influenzare fino al 95% dei costi di produzione, come racconta Claudio Invernizzi, Responsabile mercato Blaser Italia di Ridix: «I nostri lubrorefrigeranti sono delicati per la pelle perché non contengono battericidi, per cui non si generano ore di assenza dovute a personale in malattia. Si ottimizzano i costi delle macchine: i nostri lubrorefrigeranti sono molto compatibili con vernici, cavi elastomeri e componenti in plastica e garantiscono la migliore protezione alla corrosione delle macchine e dei pezzi lavorati.»
Aumenta la durata di funzionamento degli utensili: i costi dei lubrorefrigeranti si possono considerare ammortizzati aumentando la durata di funzionamento di appena il 10%.
Lubrificanti evoluti
L’offerta Blaser Swisslube si articola secondo diverse tipologie di prodotto in modo da soddisfare tutte le esigenze nelle lavorazioni, sia di asportazione truciolo sia di rettifica. L’azienda svizzera tiene a precisare che i propri lubrorefrigeranti possiedono requisiti e proprietà eccellenti. A cominciare dalla funzione principale, quella di abbattere il calore generato dai trucioli e mantenere costante la temperatura per ridurre al minimo le dilatazioni termiche macchina/pezzo, per continuare con la lubrificazione e la pulizia (lavaggio di macchina e pezzo, ma anche rimozione dei trucioli per ridurre il rischio di rottura utensili):
«I nostri lubrorefrigeranti sono caratterizzati da utilizzo universale, bassi consumi di concentrato, bassi costi totali di gestione, sicurezza per gli operatori, stabilità chimico-fisica e batteriologica, potere antiossidante sui pezzi, rispetto ambientale.»
Altri aspetti di rilievo sono le alte velocità di taglio raggiungibili, le elevate pressioni di erogazione, il rispetto di tolleranze e rugosità, la conformità legislativa». Un altro tema preso in esame durante il seminario ha riguardato i lubrificanti industriali non miscibili in acqua. Oli interi a base minerale, vegetale, esteri sintetici in grado di ridurre l’attrito, mantenere un alto punto di infiammabilità, abbattere fumi e nebbie. Disponibili molti lubrificanti biodegradabili e atossici per l’uomo. Per quanto riguarda la “vita” di un lubrorefrigerante, il relatore ha sottolineato che per aumentarla è necessario eseguire una preparazione corretta seguita da adeguati rabbocchi per mantenere la giusta concentrazione in vasca, in aggiunta a efficienti impianti di filtrazione e olio guide/idraulici compatibili e demulsivi.
L’azienda svizzera mantiene da sempre un vero e proprio impegno verso il rispetto ambientale: «Le nostre emulsioni possono essere riciclate anziché smaltite; all’occorrenza consigliamo di svuotare la vasca aspirando emulsione, trucioli, melme e oli estranei e riempire la vasca con emulsione fresca. L’emulsione aspirata si deve fare decantare per massimo 48 ore, in modo tale che i trucioli precipitino sul fondo e gli oli estranei vengano a galla; in seguito sarà possibile riutilizzare il 95% dell’emulsione decantata per i rabbocchi: il “riciclare anziché smaltire” serve per pulire e riutilizzare il lubrorefrigerante mantenendolo stabile dal punto di vista chimico, fisico e batteriologico».
Ciò è possibile con emulsioni con elevata stabilità. Dal 1976 Ridix importa i lubrorefrigeranti Blaser Swisslube in Italia. Oltre ai lubrorefrigeranti per lavorazioni meccaniche e agli oli interi da taglio e per rettifica, Ridix commercializza oli lubrificanti per macchine utensili, per la lubrificazione minimale e grassi. I suoi prodotti sono frutto di una ricerca continua mirata a ottenere il minimo impatto ambientale e sono da sempre in linea con la severa normativa Reach. La Blaser è stata una delle prime aziende al mondo a ottenere la certificazione ambientale Iso 14001, oltre naturalmente alla Iso 9001 e alla Ohsas 18001.
Le nuove tendenze nell’incisione
Altri grandi novità presentate da Ridix sono stati i bulini DIXI 7027 con affilatura a 2/3.
Sergio Pace osserva: «Si tratta di utensili di altissima precisione, sviluppati prevalentemente per lavorazioni di incisione, con diametri ridottissimi, anche di pochi centesimi di millimetro; risultano ideali, per esempio, nelle lavorazioni d’alta gioielleria su materiali come l’oro e il platino». I bulini Dixi 7027 sono realizzati con metallo duro selezionato appositamente per le microincisioni, presentano una geometria “polivalente”, con affilatura del tagliente eccellente, perfetta concentricità e posizione del filo, e rivestimento DINAC (specifico per i bulini) per aumentare la resistenza all’usura. «Noi crediamo particolarmente in questi nuovi bulini – riprende Sergio Pace –, e le prime prove presso i clienti ci stanno dando ragione. Del resto, si tratta di una tipologia di prodotto che rientra appieno nella “tradizione costruttiva” della DIXI, che fa delle microlavorazioni il suo core business».
Tutto per l’alesatura
Per quel che riguarda il catalogo Polytool, Sergio Pace osserva: «L’ambito dell’alesatura è consolidato dal punto di vista tecnologico. L’offerta Polytool comprende due tipologie di utensili: quelli integrali, cioè con i taglienti brasati sull’estremità del corpo in acciaio, e quelli composti da gambo e testine intercambiabili. Ovviamente, il sistema con gambo e testine ha un costo di partenza superiore, ma per lavorazioni di lungo periodo risulta più conveniente per la possibilità di sostituire le sole testine».
Occorre poi segnalare la categoria degli alesatori in metallo duro integrale (POLY 4001, 4005 e 4007), comuni al catalogo sia Polytool sia DIXI.
Sergio Pace: «Si tratta di utensili utilizzabili in una grande varietà di applicazioni, con diametri compresi tra 0,4 e 12,02 mm; di recente, dal diametro 2,99 mm in su, questi alesatori sono stati dotati di foro centrale per il passaggio del refrigerante»
Cambio utensili modulare
È infine importante citare per BIMU, marchio che si contraddistingue nell’ambito degli inserti e degli accessori per torni a fantina mobile, un’importante novità.
Sergio Pace: «Tra i diversi nuovi prodotti, occorre mettere in evidenza il “Quick Change Mini”, che è un sistema modulare che permette il cambio rapido delle testine senza la necessità di smontare il portautensile dalla piastra. Permette un accoppiamento di grande precisione tra testina e portautensile, e un fissaggio decisamente rigido; è disponibile per inserti destri e sinistri per le sezioni portautensili da 10×12 mm, 12×12 mm e 16×16 mm. Si tratta di una soluzione molto utile che assicura un notevole risparmio di tempo in quanto consente di mantenere lo stelo dell’utensile in macchina senza la necessità di effettuare nuovamente l’azzeramento».
In tale contesto, che ruolo hanno le visite che realizzate presso la sede dell’azienda?
Le visite che organizziamo per i nostri clienti presso la sede della Dixi Polytool si svolgono mediamente due volte l’anno e costituiscono un’eccellente occasione per fornire maggiori informazioni sull’azienda e far conoscere più approfonditamente la realtà che c’è alle spalle dei suoi utensili. L’ultima visita effettuata di recente è stata l’ennesima conferma della validità dell’iniziativa, che consente ai clienti di “toccare con mano” il mondo Dixi Polytool.
Le visite durano in media un paio di giorni, durante i quali viene presentata l’azienda, mostrati l’area uffici e lo stabilimento, in modo estremamente aperto e senza filtri di alcun genere. Vale la pena sottolineare che durante la visita dello stabilimento i clienti hanno l’occasione di vedere anche le aree dedicate alla produzione più artigianale, dove alcuni utensili vengono ancora realizzati con macchine manuali, grazie alla perizia acquisita e trasmessa negli anni dagli operatori, che lavorano “a vista e a orecchio”, soltanto guardando e ascoltando l’utensile stesso. Il cliente viene reso partecipe del modo in cui viene studiato e organizzato il prodotto e ha occasione di appurare, nell’area dedicata all’attività di Ricerca & Sviluppo, come vengono realizzati i più diversi test.
A tutto questo viene affiancata anche una parte di formazione tecnica, di approfondimento e di presentazione di nuovi prodotti. In questa atmosfera di condivisione delle informazioni si crea e nasce un costruttivo confronto tra tutti: i clienti, il personale Dixi Polytool e il team Ridix.