Articolo pubblicato su Applicazioni Laser – Nr. Febbraio/Marzo 2023
Rossana Pasian
La collaborazione tra RIDIX e TRUMPF nasce nel 2019 per il settore della stampa additiva da polveri metalliche, ambito in cui RIDIX opera già dal 2008 offrendo ai clienti un knowhow tecnologico. A fine 2022, sulla scia dell’ottimo risultato sulla vendita degli impianti additive manufacturing, la collaborazione con TRUMPF si è estesa anche ai marcatori laser TruMark e vede come agente esclusivo Ridix per tutto il mercato italiano. “Come per tutte le nostre rappresentate – racconta Fabrizio Mangione – la collaborazione con TRUMPF poggia su un accordo che estende il concetto di agenzia a una vera e propria partnership sul campo: ciò che cambia per il mercato italiano è la capillarità di vendita che RIDIX può garantire sul territorio, assicurando al cliente maggior tempestività nella fornitura delle campionature necessarie a valutare, e toccare con mano, l’elevata qualità della marcatura delle macchine TruMark”. “TRUMPF crede molto in questa partnership con RIDIX – afferma Davide Volta – perché abbiamo visto un grandissimo potenziale e un forte valore aggiunto.
Ci permette, infatti, di beneficiare al meglio da entrambe le parti: RIDIX porta capillarità, presenza sul mercato, capacità di relazionarsi con i clienti, e da parte nostra un produttore solido con una gamma di alto livello affidabile con un service di qualità”.
Il valore aggiunto che porta RIDIX consiste nell’aver approcciato, in oltre 20 anni di esperienza sul campo, molteplici esigenze di marcatura, anche molto complesse, riuscendo a confezionare impianti di marcatura all’avanguardia in termini di qualità, performance e sicurezza e protocolli di comunicazione adeguati per le stazioni automatizzate.
“Questo approccio – afferma Fabrizio Mangione – che potremmo definire a 360°, è in genere in grado di soddisfare il cliente, spesso alla ricerca di una consulenza competente prima ancora che di un impianto di marcatura. Il vantaggio è dato dalle persone, che hanno un ruolo commerciale ma che sono anche competenti tecnicamente nell’interpretare in modo corretto le richieste dei clienti”.
La marcatura laser è una tecnologia all’avanguardia, già ampiamente diffusa sul mercato. Si distingue in due tipologie: la marcatura funzionale e quella utilizzata per la tracciabilità. La prima continua ad avere una grande fetta di mercato, parliamo di tutte quelle aziende che utilizzano la marcatura per avere un risultato sulla superficie, che sia un logo o una scritta utile all’utente finale.
“Il trend degli ultimi anni – racconta Davide Volta – è quello di utilizzare la marcatura laser per il tracciamento dei componenti, soprattutto in ambito biomedico, automotive e industriale.“
La tecnologia sta avanzando e si sta concretizzando sempre di più per quanto riguarda la marcatura funzionale, ma con l’Industria 4.0 abbiamo registrato un incremento delle vendite per quanto riguarda la marcatura per il tracciamento”. di prodotti è quella per integrazione, ovvero i TruMark, un’ampia famiglia di marcatori, sia in fibrache Q-Switched, con diverse lunghezze d’onda che possono coprire la quasi totalità delle richieste del mercato.
Sono destinati a clienti che richiedono una sorgente associata ad una testa scanner per applicare la marcatura, ma che poi si occuperanno di integrare una cella da vendere a un cliente finale.
I trend della marcatura laser
La gamma di marcatrici offerta da TRUMPF si può definire completa, in quanto molto vasta, ed è divisa in due principali aree. La prima è fatta da prodotti stand-alone o chiavi in mano, quali le TruMark Station che hanno diverse taglie, partendo dalla 3000, passando dalla 5000 ed infine arrivando alla 7000, a seconda del pezzo da marcare e delle fixture richieste; al loro interno viene integrata la sorgente. La seconda fascia di prodotti è quella per integrazione, ovvero i TruMark, un’ampia famiglia di marcatori, sia in fibrache Q-Switched, con diverse lunghezze d’onda che possono coprire la quasi totalità delle richieste del mercato. Sono destinati a clienti che richiedono una sorgente associata ad una testa scanner per applicare la marcatura, ma che poi si occuperanno di integrare una cella da vendere a un cliente finale.
“Noi abbiamo una vasta gamma e molti prodotti – spiega Davide Volta – con diverse potenze medie sul range della lunghezza d’onda a infrarosso. Cosa ci distingue rispetto ai competitor? La capacità di offrire laser con diverse lunghezze d’onda (verde e ultravioletta) per avvicinarci anche al mondo della marcatura su plastiche, vetro e acciaio inox. Inoltre, TRUMPF offre la possibilità di integrare soluzioni di marcatura al picosecondo che vengono utilizzate per ottenere determinate lavorazioni, per esempio il black marking, e per tutte quelle lavorazioni che necessitano una
elevata potenza di picco”.
Guardando al futuro, TRUMPF vuole spingere sempre più in avanti le performance, trovando soluzioni e optional particolari per effettuare tutte quelle marcature che prima non erano possibili.
“Abbiamo per esempio aggiunto ottiche motorizzate – spiega Davide Volta – che permettono di marcare in 3D e su superfici curve senza aggiustare il focus manualmente. Un altro collo di bottiglia che vogliamo superare con la tecnologia è quello di avere una marcatura di qualità molto più veloce, quindi sviluppiamo marcatori con una potenza più elevata, ma che mantengono le caratteristiche di qualità. Stiamo creando, infine, un mercato per tutte quelle marcature che venivano evitate in passato, come per esempio la marcatura di acciaio inox con black marking e applicazioni di simili in ambito medicale”.