Articolo pubblicato su RPD / Nr. Marzo 2020
RPD
In un mondo come quello dell’additive manufacturing, che si evolve con grande rapidità, è particolarmente difficile avere una visione a medio-lungo termine, investire nella ricerca di nuove soluzioni con l’obiettivo non di un tornaconto immediato ma di un consolidamento dei risultati in tempi più lunghi.
Questa peculiare filosofia operativa accomuna però Ridix, fornitore di tecnologia e prodotti evoluti per la meccanica e l’automazione, e Trumpf, specializzata nella costruzione di macchine utensili e laser per la produzione industriale.
Le due aziende hanno reciprocamente riconosciuto questo comune approccio strategico e hanno quindi deciso di stipulare un accordo di partnership, grazie al quale, a partire da gennaio 2020, Ridix propone al mercato italiano una soluzione completa di digitalizzazione, servizi e sistemi per la lavorazione additiva.
Pur essendo differenti per attività e dimensioni, le due società hanno entrambe una gestione di tipo familiare, che le conduce ad una particolare attenzione, flessibilità, motivazione, edizione al lavoro, ma soprattutto alla capacità di mettere al centro le persone. Tutto ciò si traduce in vantaggi per il cliente che trova nel loro servizio una speciale commistione di competenze e affidabilità. La conoscenza delle tecnologie additive fin dalle origini è un altro dei punti di forza che lega le due società partner. Se da un lato, infatti, Ridix vanta un’esperienza ventennale nel settore, che le consente di proporre ai clienti le soluzioni più adatte alla loro produzione, dall’altro Trumpf è uno dei leader mondiale nella costruzione di macchine utensili e di sorgenti laser, fattori che l’hanno condotta a realizzare impianti pionieristici di fabbricazione additiva.
UNA NUOVA AVVENTURA IN ITALIA
“Uno degli aspetti che da subito ci ha conquistato di Trumpf – dichiara Alessandro Zito, responsabile di prodotto di Ridix – è che pur essendo un gruppo di grandi dimensioni con un’organizzazione molto strutturata ha ancora una gestione di tipo familiare. Ciò significa che è un’azienda abituata a guardare al medio-lungo periodo e ad investire anche pesantemente nella ricerca e sviluppo e nei diversi settori in cui opera. Questa è anche la nostra filosofia di business: un fattore comune importante per fare gioco di squadra.
Un secondo elemento determinante è che Trumpf è un costruttore di macchinari e ciò le consente, anche nell’ambito delle tecnologie additive, focus della nostra partnership, di realizzare internamente tutti i vari componenti degli impianti, comprese le diverse sorgenti laser e le ottiche impiegate nei sistemi AM. Questo enorme bagaglio di competenze e di risorse professionali e tecnologiche si traduce in prodotti di qualità, che possono fornire al mercato importanti opportunità di utilizzo delle potenzialità dell’additive manufacturing”.
FAMILIARITÀ CON IL LASER
“Trumpf nasce in Germania nel 1923 come produttore di utensili elettrici prima e di macchine punzonatrici in seguito evolvendosi nel corso degli anni fino ad arrivare alla costruzione di sistemi laser per il taglio della lamiera. – spiega Mariano Briano, responsabile nella filiale italiana della Divisione Laser di Trumpf – Forti del know-how maturato nella realizzazione di macchine utensili per differenti settori applicativi e di tutte le tipologie di sorgenti laser usate in campo industriale (oggi ne produciamo 8 famiglie), nei primi anni 2000 abbiamo sviluppato i primi macchinari di fabbricazione additiva.
COMPATTA AD ALTA PRECISIONE
Presentata in anteprima a Formnext 2019 (Francoforte, 19 – 22 novembre), TruPrint 2000 è la nuova macchina industriale compatta per la fusione laser di metalli di Trumpf, commercializzata in Italia in partnership con Ridix.
Posizionata tra le grandi TruPrint 3000 e TruPrint 5000 ad alta automazione e la piccola TruPrint 1000 con procedure più manuali, TruPrint 2000 è caratterizzata da una camera di lavoro di 200 mm di diametro per 200 mm sull’asse z ed è proposta in due versioni: a singolo e doppio laser di potenza pari a 300 W.
“Abbiamo scelto questo connubio di dimensioni e potenza perché è perfetto per le aziende che intendono fare un investimento contenuto e avere la massima produttività; – sottolinea Briano – anche perché nel modello multilaser entrambe le sorgenti laser possono lavorare su tutta l’area di lavoro, rendendo il sistema ancora più produttivo. A ciò si aggiungono cilindri di carico e scarico della polvere intercambiabili che minimizzano i tempi di set-up della macchina tra un job e l’altro. Un’altra prerogativa di TruPrint 2000 è l’elevata precisione. Grazie allo spot del laser di 55 micron permette di realizzare finiture accurate, superfici di qualità e dettagli accurati.