I valori che devono essere sempre rilevati con analisi specifiche (cromatografia degli ioni) sono:
Si tratta di elementi normalmente presenti nell’acqua di rete, ma che occorre sempre verificare che siano in quantità tale da non generare problemi ai lubrorefrigeranti.
Una volta preparato il lubrorefrigerante (emulsionabile, semisintetico o sintetico), la fase acquosa del nostro fluido da taglio avrà la stessa concentrazione salina dell’acqua di preparazione.
Contestualmente all’inizio delle lavorazioni inizierà anche l’evaporazione del fluido lubrorefrigerante e, di conseguenza, si dovranno fare i rabbocchi dopo alcuni giorni perché il livello della vasca sarà diminuito. Perchè?
I principali motivi di dispersione del lubrorefrigerante sono: l’evaporazione generata dal calore della lavorazione, la dispersione con i pezzi e la dispersione con i trucioli. Durante il processo di lavorazione subentrano, contemporaneamente altri fattori che possono influire ulteriormente: volume della vasca, velocità di rotazione del mandrino, calore generato dalla lavorazione, ore di lavoro, pressioni di erogazione, portata della pompa, tipologia e dimensione del pezzo, nebulizzazione generata, accumulo del truciolo in macchina, evacuazione del truciolo, materiale lavorato e aspiratori.
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La decisione di utilizzare un lubrorefrigerante nella fresatura di acciaio temprato o di optare per una lavorazione a secco dipende in larga misura dal processo e dalle caratteristiche del pezzo da lavorare.